martedì 12 novembre 2024
Anche per l’anno educativo 2024/25, il Comune di Sassuolo ha aderito a due misure regionali che attraverso risorse del FSE+ (Programma Europeo Fondo Sociale Europeo plus) consentiranno l’ampliamento dell’offerta e la riduzione delle rette a carico delle famiglie di tutto il sistema integrato, pubblico e privato convenzionato, dei servizi 0-3 anni. L’adesione alla prima misura ha permesso al Comune di aumentare i posti di nido pubblici e convenzionati, per le famiglie con un ISEE inferiore a 40 mila euro. In particolare, è stato possibile consolidare per l’anno educativo 2024/25 i 15 posti attivati nell’anno precedente al nido d’infanzia San Carlo ed ampliare per quest’anno educativo l’offerta di servizi educativi per la prima infanzia attivando una nuova sezione alla scuola dell’infanzia Rodari da settembre 2024, per 20 posti aggiuntivi rispetto al numero di posti garantiti nell’ambito dell’offerta educativa pubblica (a gestione diretta o indiretta). Nell’anno educativo 2024/25 i posti nido sono saliti a 276 (di questi, 170 nei nidi comunali e 106 nei nidi privati convenzionati), rispetto ai 254 del 2023/24 (di questi, 150 nei nidi comunali e 104 nei nidi privati convenzionati).
L’adesione alla seconda misura, invece, consentirà la riduzione delle rette per i bambini che fruiscono del servizio di nido. La Regione ha deliberato di trasferire risorse per coprire 34 posti di nido, tuttavia, grazie a questo finanziamento, il Comune potrà garantire la riduzione delle rette a tutte le famiglie dei bambini residenti nel Comune di Sassuolo iscritti ai nidi d’infanzia comunali a gestione diretta, in appalto e privati convenzionati con il Comune aventi sede nel territorio comunale, in possesso di dichiarazione ISEE non superiore ad € 26.000,00.
Inoltre, il Comune ha deliberato, finanziandolo con fondi propri, uno sconto pari al 20% della retta dovuta per gli utenti con ISEE da € 26.000,01 ad € 29.134,00 residenti nel Comune di Sassuolo e frequentanti i servizi comunali a gestione diretta, in appalto o inseriti dal Comune presso le strutture private su posti convenzionati.
L’assessora all’istruzione Maria Savigni sottolinea che “insieme alle risorse dell’amministrazione, questi fondi, assieme al bonus INPS, fanno sì che la frequenza al nido sia gratuita per il 65% delle famiglie”.